Economia sociale e solidale: la risoluzione ONU
Il 18 aprile 2023 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione Promoting the social and solidarity economy for sustainable development (“Promuovere l’economia sociale e solidale per lo sviluppo sostenibile”) riconoscendo con essa che l’economia sociale e solidale può contribuire alla realizzazione e alla localizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
L’economia sociale e solidale è caratterizzata da cooperazione volontaria e aiuto reciproco, governance democratica e/o partecipativa, autonomia e indipendenza. Operando trasversalmente ai settori economici, le entità dell’economia sociale e solidale sottolineano il primato delle persone e degli obiettivi sociali rispetto al capitale nella distribuzione e nell’utilizzo dei profitti e dei beni. Tali entità comprendono cooperative, associazioni, società di mutuo soccorso, fondazioni, gruppi di auto-aiuto e di volontariato.
Fin dal 2015 le Nazioni Unite hanno assunto un ruolo via via più attivo nel sostenere politiche di sviluppo socialmente ed economicamente sostenibili. Di quell’anno è anche la risoluzione che contiene l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nel 2016 è stata la volta della risoluzione sulla New Urban Agenda, che contiene l’impegno a sostenere le micro, piccole e medie imprese e le cooperative di ogni parte del mondo e lungo tutta la catena del valore, in particolare le organizzazioni e le impres dell’economia sociale e solidale. Nel 2021 con la risoluzione 76/135 intitolata “Le cooperative nello sviluppo sociale”, l’Onu ha dichiarato la necessità di sostenere le cooperative e le loro attività, riconoscendo alle imprese mutualistiche, nelle varie forme che assumono, la capacità di promuovere la massima partecipazione possibile allo sviluppo economico e sociale delle comunità locali.
Con quest’ultima risoluzione del 18 aprile 2023 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite incoraggia gli Stati Membri a promuovere e attuare strategie, politiche e programmi per il sostegno e il potenziamento dell’economia sociale e solidale sia sul piano normativo che culturale. In particolare sul primo fronte attraverso la definizione di quadri giuridici specifici, della previsione di regimi fiscali di favore e corsie preferenziali negli appalti pubblici, facilitando inoltre l’accesso delle organizzazioni dell’economia sociale e solidale ai servizi finanziari e ai finanziamenti.
Sul piano culturale viene chiesto agli Stati membri di inserire l’economia sociale nei programmi di istruzione e nei progetti di ricerca e sviluppo. Dal canto suo l’Onu si assumerà l’impegno di valorizzare le forme di economia sociale, promuoverle nelle istituzioni finanziarie multilaterali, internazionali e regionali e presso le banche di sviluppo.
L’Assemblea chiederà inoltre al segretario generale di preparare un rapporto sull’attuazione di questa nuova risoluzione, che prevede anche di iscrivere la promozione dell’economia sociale e solidale per lo sviluppo sostenibile nell’agenda provvisoria della 79ª riunione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2024.
Nel ruolo di osservatore della task force Onu sull’economia sociale e solidale, anche Euricse ha preso parte alla discussione degli ultimi anni e celebra questo importante passaggio per accrescere la dimensione e il profilo internazionale dell’economia sociale e solidale.