Recovery Plan, Euricse alle audizioni in Parlamento per valorizzare l’economia sociale

3 Febbraio 2021

Il segretario generale di Euricse Gianluca Salvatori ascoltato dalla Commissione Affari sociali

Martedì 2 febbraio il segretario generale di Euricse Gianluca Salvatori è stato ascoltato dalla XII Commissione permanente Affari sociali della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame in sede consultiva della proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Nel suo intervento, sintetizzato in una memoria che sarà caricata a breve sul sito del Parlamento, Salvatori ha sottolineato la necessità di includere nel PNRR l’economia sociale e il Terzo settore come attori chiave del rilancio del Paese: “La versione attualmente all’esame delle Camere non valorizza adeguatamente il potenziale di questo enorme bacino di risorse, capacità e idee. Il Terzo settore e l’economia sociale sono già ora attori rilevanti: se meglio sostenuti, possono dare un contributo significativo alla realizzazione del Recovery Plan”.

Il video dell’audizione

Mezz’ora in video conferenza collegato con la XII Commissione Affari sociali della Camera nell’ambito dell’esame della proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ieri pomeriggio il segretario generale di Euricse, Gianluca Salvatori, ha presentato davanti ai membri della commissione le valutazioni e le proposte di Euricse e Fondazione Italia Sociale sul contributo del Terzo settore e dell’economia sociale al Recovery plan.

Nella giornata di ieri la XII Commissione ha ascoltato, tra le altre realtà, il Forum disuguaglianze e diversità, Save the Children, il Forum nazionale del Terzo settore, le ACLI e l’ARCI. Nella sua audizione Salvatori ha confermato quanto Euricse aveva già evidenziato lo scorso giugno nella lettera aperta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per proporre un piano di azione per il terzo settore e l’economia sociale.

Le valutazioni e le proposte di Euricse

Il punto di partenza della riflessione di Euricse è che, nonostante l’Italia sia tra i primi in Europa per rilevanza del Terzo settore, nella versione attuale del PNRR il potenziale effettivo non emerge. “L’economia sociale non viene nemmeno menzionata nel documento – ha fatto notare il segretario generale di Euricse alla Commissione – mentre le citazioni riservate al Terzo settore sono per lo più incidentali, limitate alle funzioni di carattere assistenziale o riparativo”. “Invece – ha proseguito nel suo intervento – si tratta di un insieme di attori civili, sociali ed economici già impegnati, e ulteriormente impegnabili, in molti degli interventi previsti dal piano”. Tra gli esempi citati, oltre ai più noti asili per l’infanzia e servizi di cura degli anziani e dei portatori di handicap, ci sono l’housing sociale, l’inserimento lavorativo, il servizio civile per i giovani e l’economia circolare.

Gianluca Salvatori ha poi messo sul piatto quattro proposte di valorizzazione di Terzo settore ed economia sociale:

  • la necessità di trasformare il rapporto tra amministrazione, cittadini e imprese a partire dall’amministrazione condivisa, dalla co-programmazione e dalla co-progettazione
  • la creazione di un fondo unico per sostenere lo sviluppo del comparto
  • il riconoscimento delle organizzazioni dell’economia sociale come facenti parte dell’ecosistema dell’innovazione
  • la creazione di un’iniziativa nazionale per incoraggiare la progettazione di corsi dedicati al Terzo settore e all’economia sociale in tutti gli atenei italiani.

L’iter del PNRR

Le osservazioni delle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato, al termine delle audizioni, saranno trasmesse, assieme ai rilievi di tutte le altre commissioni permanenti, alle Commissioni Bilancio, che relazioneranno alle rispettive aule di appartenenza con le proposte di modifica. Le relazioni diventeranno a quel punto delle risoluzioni per l’aula che, una volta approvate, vincoleranno il Governo a ritoccare il testo secondo le indicazioni del Parlamento. A quel punto, dopo l’approvazione definitiva alle Camere, il PNRR dovrà essere inviato alla Commissione europea. Il termine ultimo per la presentazione a Bruxelles è fissato al 30 aprile 2021.

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