Il contratto di rete per l’inserimento lavorativo
Stato del progetto: in corso
Descrizione
Dalle ricerche svolte in questi anni da Euricse e dai contatti intercorsi sia con cooperative sociali di inserimento lavorativo che con cooperative che gestiscono progetti di lavori socialmente utili o che operano nei servizi di avviamento al lavoro, sono emerse crescenti difficoltà – dovute alla crisi ma non solo – nel fornire ai lavoratori inseriti una formazione adeguata alle richieste del mercato del lavoro. Allo stesso modo risulta difficoltoso anche collocarli nel mercato del lavoro aperto (presso altre imprese), una volta giunto al termine del percorso di inserimento.
Per facilitare il passaggio di lavoratori svantaggiati o assunti dalle cooperative sulla base di progetti di politiche attive del lavoro che, più in generale, per rendere più fluido il funzionamento della legislazione sul collocamento obbligatorio, è necessario individuare e sostenere nuove modalità di collaborazione tra queste cooperative e le imprese convenzionali potenzialmente interessate a impiegare questi lavoratori una volta terminato il periodo di inserimento e di formazione.
Obiettivi
La ricerca si propone di individuare se e come il contratto di rete può aiutare a gestire in modo coordinato tutti i diversi strumenti in grado di rendere più efficace l’attività di inserimento lavorativo delle cooperative a vario titolo impegnate in questa attività, a partire dalle cooperative sociali di tipo b), e a raggiungere gli obiettivi ad esse affidati, sia migliorando le modalità di impiego e di formazione dei lavoratori, sia rendendo più agevole il loro passaggio ad imprese convenzionali al termine del percorso formativo o di inserimento.
Più in particolare, ci si propone di analizzare come sono stati utilizzati e come è possibile utilizzare meglio gli strumenti già disponibili e già sperimentati anche a partire dalle esperienze innovative fatte in alcuni territori. Inoltre – e questo è l’aspetto più innovativo del progetto – ci si propone di verificare la possibilità di utilizzare, sempre per lo stesso fine, il contratto di rete e di capire:
- come fare interagire lo stesso con gli strumenti di politica del lavoro nazionali, regionali e locali già disponibili;
- quali sono i vantaggi che i deversi soggetti interessati possono ottenere dal suo eventuale utilizzo;
- quali sono gli eventuali ostacoli al suo utilizzo e i problemi che vanno affrontati e risolti sul fronte sia della normativa dei contratti di rete che della legislazione sul lavoro;
- quali sono gli eventuali interventi di modifica sia della legislazione sul lavoro in generale e, in particolare, di quella riferita all’inserimento nel lavoro di soggetti svantaggiati (in primis art. 14 del d.lgs. 276) ed eventualmente di quella dei contratti di rete.
L’obiettivo finale è di arrivare a proporre, se la normativa lo consente, soluzioni applicabili senza ulteriori interventi o, in subordine, a proposte di modifica dell’una o dell’altra normativa.
Risultati principali
I risultati attesi dalla ricerca sono di diverso tipo e comprendono:
- un rapporto finale in cui saranno illustrati i risultati completi ottenuti dai gruppi di ricerca;
- uno o più schemi di contratti di rete e, all’interno degli stessi contratti, di eventuali convenzioni per utilizzare al meglio i diversi strumenti finalizzati a facilitare l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati;
- una o più ipotesi di progetti volti a sperimentare contratti di rete del tipo di quelli proposti al punto precedente, con la disponibilità a garantire un accompagnamento all’avvio;
- una o più pubblicazioni in volumi o in riviste di area;
- un convegno nazionale aperto agli operatori del settore e con il coinvolgimento delle diverse parti interessate;
- un progetto formativo per le organizzazioni interessate all’utilizzo del contratto di rete.