Workshop online sulla finanza cooperativa

22 Giugno 2021

Seppur limitata alla presenza “virtuale” si è dimostrata vincente la formula online adottata quest’anno per la 12esima edizione del workshop Cooperative and responsible finance for development” organizzato da Euricse in collaborazione con Federcasse e l’Università di Trento, con il supporto di EACB (European Association of Co-operative Banks).  Lo scorso 17 giugno su piattaforma Zoom era presente il doppio dei partecipanti dello scorso anno, con un centinaio di persone iscritte e punte di 70 ascoltatori collegati in contemporanea.  

Notevoli e interessanti i contributi nelle quattro sessioni di confronto che hanno visto partecipare 20 studiosi e ricercatori in rappresentanza di 22 università e centri di ricerca, oltre a numerosi ospiti provenienti da ogni parte del mondo, Russia, Finlandia, Grecia e Tailandia solo per citare alcuni paesi. Numeri che confermano l’elevato interesse riguardo alla tematica, alle sfide e alle prospettive di sviluppo della finanza cooperativa e responsabile.

Un trend in forte crescita, e che a seguito della pandemia ha assunto ancora più importanza, dato l’indebolimento dell’economia globale e l’aumento delle disuguaglianze, mettendo a repentaglio la coesione sociale e le relazioni internazionali. In questo contesto le banche etiche e cooperative, i fondi alternativi e le istituzioni finanziarie che hanno investito nell’innovazione sociale hanno mostrato davvero molto potenziale.

Entrando nel dettaglio, come da tradizione, il professor Silvio Goglio (Dip. di economia e management Università di Trento) ha condotto e gestito l’organizzazione dell’evento, moderando gli interventi. «Questo laboratorio è unico perché è l’unico che da dodici anni che si occupa di finanza cooperativa» – ha detto – Un settore, questo, che ha bisogno del sostegno di una struttura accademica, a maggior ragione ora che sta crescendo l’interesse verso il credito cooperativo».

Durante la prima sessione si è discusso di istituzioni fattibili della finanza sociale, provando a costruire un quadro teorico unificato per la lo sviluppo della finanza sociale. È stato presentato un approfondimento sulla politica monetaria e i rischi di credito e redditività, dove è emerso che non sussistono presenze di un canale di assunzione di rischi di politica monetaria per le banche cooperative. Al termine della presentazione dei vari report, ci sono stati momenti di riflessione e di dibattito: ad esempio l’esposizione dello studio sulle banche cooperative ha generato un confronto tra i vari relatori che hanno esposto le proprie tesi ed idee, aggiungendo alla tematica, altri interessanti punti di riflessione.

Nella seconda sessione sono stati approfonditi gli effetti e le dimensioni della fusione sull’efficienza del profitto delle banche cooperative regionali tedesche, sulla base di tecniche di stima parametrica e regressioni binarie. Il focus dell’intervento era rivolto ad analizzare il trade off tra le dimensioni delle banche, la prossimità regionale ed i costi di agenzia. Dall’analisi del settore tedesco, rimanendo sempre nello stesso ambito, si è passati allo studio del caso greco. È stato presentato un confronto empirico tra banche cooperative e banche sistemiche nelle realtà elleniche e, partendo da un approfondimento sulla glocalizzazione, si è arrivati a discutere dello sviluppo regionale e locale.   

Nel pomeriggio, il dialogo si è spostato “virtualmente” in Finlandia dove si sono discussi gli sviluppi e le implicazioni della finanza responsabile, soprattutto tenendo conto del fattore della digitalizzazione, che al giorno d’oggi anche nel settore bancario è ritenuto un aspetto fondamentale. Si è proseguiti con l’ultima sessione in cui ci si è soffermati sull’analisi della finanza nei paesi in via di sviluppo, determinando le principali difficoltà e prospettive di finanziamento all’interno delle PMI ed è stato portato come esempio il caso della Repubblica della Moldavia. È emersa l’importanza di comprendere quanto fosse conveniente il finanziamento prima della pandemia e in che modo l’attuale crisi ha colpito le PMI interessate.

Rimanendo sempre in tema pandemia, il seminario si è chiuso con una tavola rotonda, moderata dal professor Giovanni Ferri docente alla Lumsa University, alla quale hanno partecipato Sergio Gatti per Federcasse e Volker Heegemann per EACB. Partendo da un excursus sulla situazione economica dei paesi europei durante il secondo Novecento, i partecipanti sono giunti ad esporre e analizzare l’impatto del Covid sul sistema bancario.

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