Prossimità e salute per un nuovo modello di assistenza
Il Covid ha fatto emergere diverse necessità che riguardano i sistemi di welfare locale, tra cui quella di rafforzare i servizi socio-sanitari in senso territoriale e integrato. Un approccio alternativo a quello “prestazionale” che ha caratterizzato il Sistema Sanitario Nazionale negli ultimi decenni. Il tema è anche al centro del progetto di ricerca condotto da Euricse, e finanziato attraverso il bando 1/2021 “Ricerca Scientifica. Sviluppo sostenibile del Territorio” della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. Nell’incontro di giovedì 13 ottobre nell’elegante cornice storica di Palazzo Spada a Terni, finalizzato alla restituzione dei risultati delle prime attività di ricerca, insieme ad Euricse erano presenti tutti i partner e i principali stakeholder di progetto: i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Terni e Narni, il Centro di Salute Internazionale e Interculturale (CSI) APS, Aris Formazione e Ricerca, Legacoop Sociali Umbria, le cooperative sociali ACTL e CIPSS e FISH ONLUS (la Federazione italiana per il superamento dell’handicap).
L’Assessore del Comune di Terni Cristiano Ceccotti con competenza su welfare e servizi sociali ha evidenziato che «Il sistema dei servizi socio-sanitari costituisce uno strumento fondamentale di resilienza della comunità e dovrà affrontare con pienezza ogni opportunità, in particolare il PNRR. La nostra Zona sociale, con lungimiranza ha presentato in ATS con le Zone Sociali di Narni ed Orvieto le domande di ammissione al finanziamento del PNRR relativamente alla missione 5 “inclusione e coesione”, componente 2 “infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, sottocomponente 1 “servizi sociali, disabilità e marginalità sociale. Tutte le proposte sono state finanziate per oltre 4,5 milioni di euro e ciò permetterà di aprire una fase di armonizzazione degli interventi mettendo a sistema più linee di risorse e aprendo una fase di collaborazione e di progettazione con tutti i soggetti protagonisti della tenuta sociale della città e dei tre Distretti Sanitari e delle Aziende Ospedaliere. La sinergia fra il settore sociale ed il sanitario rappresenta un nodo strategico fondamentale per favorire l’integrazione tra le prestazioni, per potenziare la comunicazione tra i due settori, per monitorare la richiesta e per programmare l’offerta in base ai reali bisogni della popolazione, sempre più esposta al rischio di isolamento e marginalità».
«Per noi di Euricse è stata un’ottima occasione di confronto con i partner locali» – ha sottolineato il direttore Riccardo Bodini – «che ci ha permesso di entrare nel vivo dei risultati del lavoro svolto fino ad ora, discutere degli aspetti più interessanti che sono emersi ed evidenziare i tratti innovativi. Si è rivelato un prezioso momento di restituzione per continuare a progettare e a riorganizzare i servizi sociali e sanitari con un approccio collaborativo tra pubblica amministrazione e le organizzazioni di Terzo Settore».
Andrea Bernardoni, per Legacoop Sociali Umbria ha poi aggiunto «Stiamo attraversando una fase caratterizzata da profonde trasformazioni economiche, sociali, sanitarie ed energetiche. In questo quadro è necessario riorganizzare la rete dei servizi sociali e sanitari partendo dalle biografie delle persone, valorizzando le risorse e le competenze presenti nei territori utilizzando gli strumenti dell’amministrazione condivisa».
Frutto delle prime attività di ricerca realizzate nell’ambito di questo progetto è anche il paper sulla sanità territoriale a cura di Lorenzo Betti (CSI); Chiara Bodini (CSI), Giulia Galera (Euricse) e Giacomo Pisani (Euricse). Pubblicato recentemente nella collana Working Paper di Euricse il documento si può consultare e scaricare a questo link.
Il progetto
Entrando più in dettaglio, il progetto di ricerca di Euricse sul piano generale si propone di alimentare la riflessione scientifica sul tema in oggetto e di promuovere le ricadute positive sui territori di riferimento, confrontando esperienze europee ed elaborando modelli di integrazione dei servizi socio-sanitari, non senza considerare i meccanismi di finanziamento in grado di garantirne la sostenibilità. Particolare attenzione viene dedicata anche al ruolo delle tecnologie digitali nell’innovazione dei servizi.
La fase di mappatura appena conclusa ha portato all’analisi dell’organizzazione degli interventi domiciliari attualmente presenti sui territori di Terni e Narni, e dei soggetti pubblici e privati impegnati nella loro erogazione, la ricognizione della spesa pubblica e privata per tali interventi, e la valutazione delle politiche a cui si riferiscono. Sono stati presi in considerazione i rapporti di collaborazione tra enti pubblici e Terzo Settore, con particolare riferimento alla cooperazione sociale, mettendo un focus sui processi di digitalizzazione nell’evoluzione dei modelli di assistenza. Come già detto, ora partono i laboratori di progettazione che anticipano la fase di prototipazione dei progetti ritenuti più promettenti. Tutte le evidenze raccolte convergeranno, infine, nell’elaborazione di raccomandazioni e indicazioni di policy dirette a favorire l’attuazione dei modelli elaborati.