Analisi comparativa dei risultati socioeconomici dell’economia sociale nell’Unione Europea

19 Settembre 2024

È fresco di pubblicazione lo studio della Commissione Europea ‘Benchmarking the socio-economic performance of the EU social economy’, coordinato da Euricse in partnership con Ciriec International e Spatial Foresight volto a comprendere il peso dell’economia sociale nel contesto europeo e il suo contributo alla creazione di un ambiente sostenibile, innovativo e resiliente.

Il report fornisce dati sia quantitativi che qualitativi, e rappresenta la misurazione più completa ed aggiornata dell’economia sociale in Europa. Un comparto che nei 27 paesi europei comprende oltre 4,3 milioni di entità, tra cui 246.000 imprese sociali, e dà lavoro a oltre 11,5 milioni di persone.

Quest’ultimo dato rappresenta il 6,3% della popolazione occupata nell’UE (il dato non include Malta e Paesi Bassi): Germania (3,4 milioni di lavoratori), Francia (quasi 2,6 milioni), Italia (oltre 1,5 milioni) e Spagna (quasi 1,4 milioni) sono gli Stati membri con i numeri più alti. Seguono Belgio (oltre 592.000), Polonia (circa 250.000) e Portogallo (quasi 245.000).

Almeno 3,3 milioni di persone sono impiegate nel settore della sanità e dell’assistenza sociale, 702.000 nell’istruzione e 622.000 nel settore delle arti, cultura e intrattenimento.

Per quanto riguarda il fatturato, i dati raccolti in 19 Stati membri dell’UE rivelano un totale di 912,9 miliardi di euro. Questo dato dimostra chiaramente che l’economia sociale non solo genera benefici sociali, ma rappresenta anche una componente economica significativa per l’Unione Europea, contribuendo alla crescita economica dei paesi.

In Italia, l’analisi delle diverse fonti Istat (ASIA – imprese, ASIA – agricoltura, Censimento permanente delle istituzioni non profit) e di fonti amministrative (come il RUNTS) ha permesso di individuare oltre 406 mila entità rientranti nel perimetro dell’economia sociale, che impiegano oltre 1,5 milioni di lavoratori, tra cui più di 875 mila donne, e coinvolgono più di 4,6 milioni di volontari.

Lo studio evidenzia anche il contributo dell’economia sociale nei settori tradizionali ed emergenti, analizzando anche l’impatto del Covid-19 e il potenziale ancora inespresso, influenzato dalle differenze normative tra i vari paesi.

 

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