La riforma del credito cooperativo, tra luci e ombre

Commento di Carlo Borzaga Quella del credito cooperativo italiano poteva essere una buona riforma, e invece il decreto che è uscito dal Consiglio dei Ministri di mercoledì 10 febbraio rischia non solo di mettere a repentaglio l’intero sistema del credito cooperativo, ma di cambiare con poche righe – e senza nessuna motivazione – il modo stesso di concepire il ruolo dell’impresa cooperativa sviluppato in Italia dal 1946. Nonostante le riflessioni maturate nel corso di oltre un anno, sembra che il Governo sia arrivato all’approvazione del decreto senza avere una soluzione chiara su come tenere insieme due necessità potenzialmente contrapposte: quella di rendere il sistema del credito cooperativo italiano più coeso e meno rischioso, e quella di non limitare eccessivamente la libertà di impresa imponendo di fatto l’adesione ad un unico gruppo. Ed ha finito per scegliere, tra le varie opzioni possibili, quella peggiore. Read More

Finanziare welfare e terzo settore

Secondo Borzaga, se nel periodo pre-crisi economica la questione era soprattutto legata all’incapacità di aumentare l’offerta di servizi in modo da tenere il passo con la crescita dei bisogni, negli anni successivi alla crisi e a causa dei conseguenti tagli alla spesa pubblica, il problema principale è diventato la ricerca di fonti di finanziamento non pubbliche in grado di mantenere i servizi offerti e la protezione sociale per i cittadini. Read More

Le fabbriche recuperate stanno scrivendo una pagina della storia dell’autogestione

Andrès Ruggeri, antropologo presso la Facoltà di Filosofia e Lettere dell'Università di Buenos Aires (Argentina) e ricercatore dell’Observatorio de calificaciones laborales dell’Universidad Nacional Arturo Jauretche(UNAJ), in questi mesi è ospite di Euricse nell’ambito del progetto INT.RE.COOP - International Research Exchange on Cooperatives. Andrés da oltre dieci anni indaga l'esperienza delle "fabbriche recuperate" ovvero realtà abbandonate dagli imprenditori e poi occupate e rimesse in moto direttamente dai lavoratori. Read More

Innovazione e sviluppo rurale ad Almería

C-BIRD è un progetto europeo di scambio tra ricercatori e operatori del settore agricolo, finanziato dal programma Marie Sklodowska Curie Actions, Industry-Academia partnership and pathway – IAPP. Il suo scopo è studiare il ruolo delle cooperative e di altre organizzazioni (centri di ricerca, ONG, associazioni, ecc.) con riguardo ai processi di innovazione e di sviluppo rurale. Read More

I principali risultati del World Co-operative Monitor 2015

La quarta edizione del World Co-operative Monitor analizza dati riferiti all’anno 2013 ed evidenzia la dimensione e l’importanza del settore cooperativo a livello globale. Nel corso del 2013 abbiamo assistito in generale ad un aumento del fatturato totale delle maggiori 300 cooperative e organizzazioni mutualistiche. Read More

Chi saranno i futuri corsisti del Master GIS?

Tra meno di un mese inizierà la nuova edizione del Master in gestione di imprese sociali e in queste settimane si concluderà la fase di selezione dei futuri studenti. Il 9 ottobre si sono chiuse le iscrizioni e le giornate di lunedì 19 e martedì 20 ottobre saranno dedicate ai colloqui individuali con i candidati che andranno poi a formare l’aula del master dell’anno 2015-2016. Read More

Perché scegliere il Master GIS?

I profondi cambiamenti nelle economie internazionali e la contemporanea crisi dei tradizionali sistemi di welfare, sono fattori che possono spiegare il crescente interesse verso forme di impresa rivolte al benessere collettivo invece che alla massimizzazione del profitto. Read More

Intervista a Yiorgos Alexopoulos, ricercatore di Euricse

Yiorgos Alexopoulos è ricercatore presso l' Agricultural University di Atene (Grecia) e Senior Research Fellow presso Euricse, all'interno del progetto “L'impresa sociale, impatto sociale e bisogni finanziari” (RiSE GRIT). Il progetto è sostenuto dall'azione Marie Curie - Intra-European fellowships for Career Development (IEF), 7FP. Read More

La corruzione si batte ma non con le gare

Riportiamo la lettera inviata dal prof. Carlo Borzaga e pubblicata oggi mercoledì 2 settembre sul quotidiano "Avvenire".   Come preservare il bene della cooperazione sociale   ​Caro direttore, fa impressione constatare quanto poco siano conosciute le caratteristiche e la rilevanza della cooperazione sociale, uno dei pilastri dell’offerta di servizi sociali in Italia: 13mila realtà con altre 400mila addetti e non meno di 7 milioni di utenti. E come questo possa riguardare anche persone di grande competenza. A volte, verrebbe da dire, è una specifica e forte competenza propria dell’osservatore che può indurre in errore. Così mi pare nel caso di alcune affermazioni rese ad “Avvenire” di Raffaele Cantone, il magistrato che oggi guida l’Autorità nazionale anticorruzione. Esse, infatti, propongono valutazioni e indicano soluzioni che appaiono derivate dalle indagini in corso su fenomeni di corruzione decisamente gravi eppure relativi a soltanto una piccola parte del mondo della cooperazione sociale. Read More