Sorellanza e rinascita: la cooperativa Bhabishya per l’emancipazione femminile in Nepal

11 Marzo 2021

Il modello cooperativo – basato sul principio di democraticità – si presta fisiologicamente alla riduzione dei divari di genere. La strada per l’uguaglianza delle donne, anche nelle cooperative, nonostante alcuni progressi, è però ancora lunga e in salita. Mercoledì 10 marzo Euricse e l’associazione Donne in cooperazione hanno organizzato il cineforum “Dal Trentino a Kathmandu. Storie di cooperazione al femminile”, in collaborazione con Around the world. coop.

L’evento online, al quale hanno partecipato circa 50 persone, è iniziato con l’immagine di un paio di scarpe rosse, simbolo della lotta alla violenza domestica; una piaga che da inizio anno, in Italia ha causato la morte di una donna ogni cinque giorni.

Per avviare il dibattito, dopo i saluti di Nadia Martinelli, presidente dell’associazione Donne in cooperazione, e Riccardo Bodini, direttore di Euricse, è stato proiettato il documentario sulla cooperativa di credito nepalese Bhabishya, riuscita a liberare dalla schiavitù e dal giogo dell’emigrazione 920 famiglie, quelle dei suoi soci, residenti nella valle di Kathmandu, alle pendici dell’Himalaya. Anche grazie alla sua carismatica manager Parbati Upreti, la coop – il cui nome in italiano significa “Creazione del futuro” – è riuscita a finanziare con tassi agevolati diverse attività imprenditoriali, dalla coltivazione di ortaggi all’allevamento, permettendo ai soci di investire sul loro futuro e su quello della comunità.

“Prima della nascita della cooperativa, i residenti erano costretti a ricorrere ai prestiti concessi dai grandi proprietari terrieri, con altissimi tassi di interesse, che di fatto li costringevano alla schiavitù o all’emigrazione. Nemmeno le iniziative di micro-credito erano riuscite ad eradicare la povertà”, ha spiegato Sara Vicari, fondatrice di Around the world.coop, precisando che sono molte le storie di emancipazione femminile incontrate durante il progetto sostenuto dall’International Cooperative Alliance.

Tra le voci di successo del documentario, anche quella di Laxmi, prima elettricista donna della valle di Kathmandu. “La cooperativa è la nostra anima e quella di questa regione e di tutti i soci”, dice Parbati alla fine del documentario, sottolineando l’elevato valore sociale dei progetti finanziati. “La differenza cooperativa emerge quando una cooperativa sa farsi carico di quelli che sono i bisogni espressi in un determinato territorio. L’alchimia non è mai unica”, ha confermato Francesca Gennai, presidente della cooperativa “La coccinella” e vicepresidente di Consolida. “Solamente le donne che hanno la possibilità di avere una preparazione riescono poi a fare percorsi di empowerment ed emancipazione, che vanno a recidere gli elementi di dipendenza. In quest’ottica, questo 8 marzo assomiglia di più a un 1° maggio”.

Giulia Tallarini, assistente di ricerca Euricse, ha portato alcuni dati relativi al contesto locale. Il Rapporto trentino del 2019 ha rilevato che su 290 cooperative, nei consigli di amministrazione solo il 23,9% è donna. In oltre un terzo di queste non ci sono membri dei cda di sesso femminile. L’anno scorso Euricse ha poi condotto una ricerca sulle Casse rurali trentine, da cui emerge che, se i soci donne persone fisiche sono il 38%, solo meno del 16% siede nei cda e i presidenti di questi cda sono maschi in 15 casi su 16. Anche nei quadri direttivi, sebbene la situazione sia migliore, c’è ancora molta strada da fare.

Potete rivedere qui il webinar.

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