Finanza Cooperativa: i nuovi trend
Oltre venti ricercatori e studiosi da tutto il mondo si confrontati sulle prospettive di sviluppo della finanza cooperativa e responsabile per lo sviluppo. La tredicesima edizione del workshop internazionale “Cooperative and Responsible Finance for Development” organizzato da Euricse in collaborazione con Federcasse e il Dipartimento di economia e management dell’Università di Trento, con il supporto di EACB, l’Associazione Europea delle Banche Cooperative, si è svolta con modalità mista (in presenza ed online) ed è andata in archivio con una buona partecipazione. Il seminario si è tenuto nelle giornate del 16 e 17 giugno 2022 a Trento, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Trento. In quest’edizione sono stati una sessantina i ricercatori e gli esperti da tutto il mondo intervenuti in presenza oppure collegati online.
IL FOCUS
La grande capacità delle banche cooperative è quella di riuscire a sostenere e rilanciare le economie locali in quanto sono fondate su un modello di sviluppo originale, dove la differenza è un valore e l’identità locale un principio. Ciò permette loro di supportare un trend in forte crescita che mette a repentaglio la coesione sociale e le relazioni internazionali, indebolisce l’economia globale e aumenta le disuguaglianze, aggravato dalla situazione pandemica e dall’instabilità geopolitica. In questo contesto le banche etiche e cooperative, i fondi alternativi e le istituzioni finanziarie che hanno investito nell’innovazione sociale hanno mostrato davvero molto potenziale e capacità di resilienza.
L’edizione 2022 del workshop internazionale organizzato da Euricse ha contribuito ad arricchire il dibattito sul ruolo della finanza cooperativa responsabile, ed ha acceso i riflettori sulle sfide del presente e quelle del futuro. Durante le sei sessioni in programma, ciascuna con tre speaker e un moderatore, sono state presentate diverse nuove ricerche. Gli interventi si sono focalizzati su tematiche attuali come il bilanciamento tra i valori del credito cooperativo e quelli di business, il ruolo delle banche cooperative motore dell’economia reale, la finanza etica, la governance delle banche cooperative, lo sviluppo sostenibile delle imprese e la finanza verde, la digitalizzazione.
Silvio Goglio e Flavio Bazzana, in rappresentanza di Euricse e del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento, hanno aperto i lavori, poi la parola è passata “online” ai rappresentanti istituzionali di Federcasse ed EACB per i saluti introduttivi. Nel suo intervento Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse, ha ricordato che «In questo mondo così complesso e in continua evoluzione il modello cooperativo diventa necessariamente un modo irrinunciabile di pensare, non solo di agire. Da una parte è uno strumento indispensabile per lo sviluppo sostenibile, dall’altra è un insieme di valori da condividere e rafforzare per disporre di un “mindset” atto ad offrire politiche e soluzioni sostenibili e innovative. Anche la finanza cooperativa in questi anni si è dovuta adattare al digitale ed agli strumenti normativi introdotti che dovrebbero rendere la finanza europea più sostenibile, trasparente, inclusiva, eco-compatibile. Il sostegno che Federcasse intende dare alla ricerca in questo settore, ed il supporto alla valorizzazione della specificità delle banche cooperative italiane, tiene ancora aperto il dibattito sulla metodologia e sul background scientifico quanto mai necessario per contrastare il rischio di omologazione e la perdita di valori irrinunciabili».
Da parte sua, Nina Schindler, CEO di EACB ha ribadito che «Il workshop di Euricse è come un faro, una luce brillante in un mondo accademico che ignora ampiamente le cooperative e le banche cooperative. All’interno dell’Associazione Europea delle Banche Cooperative ha preso vita un Gruppo Consultivo Accademico che mantiene un dialogo vivo e costante con i ricercatori, all’interno del quale si possono condividere progetti di ricerca cooperativa e rimanere aggiornati sulle più recenti tendenze normative. Questo gruppo di ricerca può essere di grande ispirazione per entrambe le parti».
Entrando nel dettaglio di alcune delle più interessanti ricerche, nella prima sessione moderata da Juan Lopez (Federcasse) gli ospiti a confronto hanno provato a costruire un quadro teorico unificato per un maggiore bilanciamento tra i valori del credito cooperativo e quelli di business. Simone Siliani, ha portato l’esempio di Fondazione Banca Etica, di cui è il direttore. Nata nel 1999 è una realtà unica nel panorama bancario italiano perché, accanto alla trasparenza in tutti i processi, sono finanziati esclusivamente ambiti di interesse collettivo: dalla cooperazione sociale, alla cooperazione internazionale, dalla tutela dell’ambiente alla promozione della cultura, dalle energie rinnovabili all’agricoltura biologica. Daphné Reguiessé (IUAV) insieme a Margherita Andreaggi hanno presentato un documento per fornire alle PMI italiane approfondimenti e informazioni sugli standard internazionali (sdg, ESG, gri) e su ciò che viene fatto concretamente sul campo.
Le due successive sessioni, moderate dalla dott.ssa Paola Brighi dell’Università di Bologna, hanno esaminato le tendenze contemporanee nel settore bancario cooperativo dell’Unione Europea. Marco Migliorelli (European Commission, Sorbonne Business School) ha allargato la discussione sulla necessità di analizzare i diversi modelli di business delle banche cooperative, più che di una unica dimensione bancaria cooperativa europea. Evidenze che sono contenute anche nella pubblicazione da lui curata insieme a Eric Lamarque dal titolo “Contemporary Trends in European Cooperative Banking Sustainability, Governance, Digital Transformation, and Health Crisis Response”, che include molti contributi dei ricercatori presenti al workshop.
Poi sono intervenuti Giovanni Ferri e Angelo Leogrande (Lumsa University) e Silvio Goglio con Mitja Stefancic per Euricse e l’Università di Trento. Nel pomeriggio Elisa Bevilacqua (EABC) ha tenuto la presentazione dal titolo: “Finanza sostenibile e banche cooperative: Un terreno comune per il futuro in Europa?”. Giorgio Caselli (University of Cambridge) ha analizzato le reazioni delle banche cooperative di fronte al rischio climatico e al cambiamento climatico. Eric Meyer (University of Münster) ha parlato di redditività e digitalizzazione con riferimento all’esperienza delle banche cooperative ed alla loro governance.
Le altre sessioni hanno visto proseguire il dibattito su stabilità finanziaria e gestione del rischio, innovazioni finanziarie e vantaggi delle banche cooperative, proponendo anche un’ampia panoramica sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e sui sistemi bancari regionali, dalle banche cooperative locali tedesche agli esempi delle più marginali Repubbliche Baltiche.
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