Il nostro impatto sociale
Euricse, in collaborazione con Federsolidarietà Veneto, ha avviato la ricerca “Il nostro impatto sociale”, già realizzata in provincia di Trento e in corso di realizzazione in Friuli Venezia Giulia, per analizzare l’impatto generato dalle cooperative sociali venete.
“Abbiamo bisogno di portare alla luce dati più concreti sulla rilevanza del nostro movimento in termini di impatto economico e sociale. La ricerca dovrebbe fornirci uno strumento completo, scientifico, chiaro che ci aiuti a dimostrare le ricadute e l’importanza che la cooperazione sociale ha sul territorio. Purtroppo, enti pubblici e finanziatori non hanno questi dati, nè esistono indicatori concreti, si legge nel comunicato di Federsolidarietà Veneto che annuncia l’inizio di questa partnership con il nostro istituto. “Siamo convinti che nel dibattito pubblico manchino strumenti di valutazione dell’impatto sociale che possano rispondere in modo inequivocabile alle questioni e controversie sollevate dalle riforme in atto sul Terzo Settore e sull’impresa sociale. Lo strumento e gli indicatori di cui abbiamo bisogno dovrebbero essere creati e approvati dal basso, co-costruiti e condivisi dalla cooperazione sociale”.
Sara Depedri, ricercatrice di Euricse che condurrà l’indagine ha in
dividuato i seguenti obiettivi che lo studio dovrebbe raggiungere:
“Primo, l’analisi deve dare visibilità al sistema in tutte le sfaccettature di impatto economico e sociale prodotte per il territorio. Secondo, la valutazione deve essere utile agli interlocutori pubblici e privati, finanziatori, acquirenti, utenti o cittadini per far loro conoscere meglio il sistema nel suo complesso, condividendo una valutazione quali e quantitativa, dell’efficienza e dell’efficacia dell’attività. Inoltre, in termini di report e illustrazione di dati si dovranno trasmettere informazioni chiare e sintetiche, ma anche strumenti poi adattabili e personalizzabili in base alle esigenze dello stakeholder. Con l’obiettivo conclusivo di poter usare i dati per migliorare le politiche tanto organizzative quanto locali, agendo quindi sulla valutazione come processo di misurazione dei risultati, di valutazione delle ricadute generate, di pianificazione dei miglioramenti apportabili e di apprendimento da parte degli attori del nuovo welfare”.
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