WP 122 | 22 L’integrazione della sostenibilità nel settore bancario: da una finanza “avida” a una finanza “verde”

Questo lavoro si inserisce nella letteratura che riconosce il ruolo cruciale di una valutazione etica nel settore finanziario e indaga gli aspetti legati all’impatto sociale e ambientale delle attività economiche. Questi devono essere strettamente complementari alla valutazione tradizionale, che non può essere l’unico parametro di riferimento per l’investitore, e intende fare il punto sullo stato dell’arte della finanza d’impatto, in Italia e in Europa, alla luce della pandemia COVID-19. L’interesse per il tema è stato convalidato dalla recente transizione della finanza mainstream verso un modello compatibile con le urgenti sfide ambientali e sociali emergenti, che ha provocato un ripensamento dei modelli di gestione e mira a generare valore sociale, oltre che economico, ripristinando un rapporto più positivo con la società, le comunità e l’ambiente. In questo contesto, l’Europa gioca un ruolo di primo piano sulla base di una consolidata cultura sociale e di una crescente attenzione all’innovazione nel campo della regolamentazione della finanza inclusiva: si è rivelata di gran lunga il più importante mercato ESG (ambientale, sociale, di governance) sviluppato e diversificato e che continua a dominare gli investimenti sostenibili e ad ospitare la maggior parte dei fondi e degli asset sostenibili.