Il contesto bancario italiano ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni, con sfide legate alla crisi finanziaria globale e a problemi di governance. Anche il credito cooperativo non è stato immune da tali sfide, diventando un tema centrale di discussione sia politica che economica. Si è assistito a riforme nella governance delle banche popolari e si prevede una nuova regolamentazione per le banche di credito cooperativo. Tuttavia, il credito cooperativo è stato anche oggetto di critiche come ostacolo alla circolazione del capitale, nonostante le sue peculiarità strutturali e legali rispetto alle banche commerciali. Mentre la Banca d’Italia ha individuato nella governance delle banche cooperative una fonte di debolezza, ci sono anche aspetti positivi come l’attenzione alle esigenze di liquidità delle imprese locali e le misure per limitare i conflitti di interesse.
Nonostante le difficoltà, le BCC occupano una posizione significativa nel sistema bancario italiano e molte di esse sono riuscite a gestire le crisi senza interventi pubblici. Tuttavia, preoccupa la scarsa trasparenza nel rapporto tra il management e la base sociale, poiché potrebbe minacciare il modello di business delle BCC e la loro stessa esistenza.
Per comprendere meglio la situazione, in questo Rapporto si analizza l’evoluzione delle BCC nel periodo fino al 2014 e negli anni successivi.