L’evoluzione del credito cooperativo tra il 2012 e il 2014
Il contesto in cui operano le banche è radicalmente mutato. Negli ultimi anni il settore bancario italiano ha dovuto fronteggiare diverse sfide, legate alla crisi finanziaria internazionale e a problemi di governance latenti. Non è rimasto estraneo a queste sfide nemmeno il credito cooperativo. Negli ultimi mesi pare che sia diventato uno degli istituti su cui maggiormente si concentra la discussione, sia in ambito politico che economico.
Da un alto, infatti, è stato riformato il sistema di governance delle banche popolari a cui dovrebbe seguire una nuova regolamentazione per le banche di credito cooperativo. D’altro lato, il credito cooperativo è stato criticato come uno degli elementi di ostacolo alla circolazione del capitale e, quindi, dell’allocazione efficiente delle risorse finanziarie per lo sviluppo del paese (Zingales, 2015). Tuttavia, anche se la congiuntura economica negativa ha sicuramente evidenziato alcune debolezze strutturali della governance delle banche cooperative, le soluzioni devono non prescindere dalle peculiarità della struttura proprietaria e dai limiti imposti per legge a queste banche che, mantengono, rispetto alle banche commerciali, importanti peculiarità.
Il presente documento fa parte del Terzo rapporto Euricse | 2015 “Economia cooperativa. Rilevanza, evoluzione e nuove frontiere della cooperazione italiana“.
