WP 110 | 20 Finanza, diritti di proprietà e produttività nelle cooperative italiane
Edited by: Donald A. R. George, Eddi Fontanari, Ermanno Celeste Tortia
La teoria economica standard prevede che l’accumulo di capitale tramite riserve indivisibili porti a sottoinvestimenti e sottocapitalizzazione a causa dell’orizzonte temporale troncato dei soci lavoratori nelle cooperative (il cosiddetto “effetto Furubotn-Pejovich”). Uno stock di capitale inefficientemente basso implicherebbe, a parità di altre condizioni, una minore produttività del lavoro. Verifichiamo gli effetti reali del capitale collettivo sulla produttività utilizzando un ampio panel di cooperative sociali e di lavoratori italiani. I dati di bilancio a livello aziendale del database Aida del Bureau van Dijk sono utilizzati per stimare gli effetti delle riserve di capitale collettive e individuali sulla produttività totale dei fattori, utilizzando una funzione di produzione Cobb-Douglas aumentata. I dati previdenziali sui contratti di lavoro di tutte le imprese italiane sono utilizzati per misurare l’occupazione a livello di impresa in termini di lavoratori equivalenti a tempo pieno. La proprietà collettiva e la produttività totale dei fattori sono correlate in modo positivo e significativo dopo aver controllato la produttività dei fattori, la proprietà del capitale individuale e altri controlli standard a livello aziendale e settoriale. Questo risultato è robusto a diverse specificazioni del modello e suggerisce un ruolo positivo del capitale collettivo nel rafforzare la sostenibilità finanziaria, la stabilità patrimoniale e occupazionale nel lungo periodo, favorendo anche gli investimenti specifici dell’impresa.