WP 117 | 21 La struttura del capitale delle imprese cooperative: uno studio comparativo internazionale
L’aneddotica descrive come le cooperative stiano affrontando una crisi finanziaria, in particolare dopo il crollo economico del 2008. Le cooperative sono considerate più a rischio e meno redditizie di altre imprese a causa dei vincoli sulla ridistribuzione dei profitti e della scelta di impiegare i lavoratori più vulnerabili. Inoltre, nella maggior parte dei Paesi, non esistono politiche o quadri normativi specifici. Pertanto, l’accesso ai fondi pubblici è ostacolato. La dimensione imprenditoriale, sociale e di governance influisce (soprattutto negativamente) sull’accesso ai finanziamenti esterni. Il ruolo dei finanziamenti esterni diventa fondamentale per il successo iniziale e l’ulteriore sviluppo della cooperativa. Tuttavia, queste imprese possono contare su fonti interne, tra cui il capitale proveniente dalla base sociale e dal management. A differenza di altre imprese, il ricorso a fonti interne non è legato alla redistribuzione dei profitti ai proprietari. L’equilibrio tra fonti interne ed esterne è un punto focale di discussione. Il presente documento si propone di analizzare la composizione del capitale delle cooperative. In particolare, si concentra sulla quota di finanziamenti interni ed esterni e cerca di capire le somiglianze e le differenze tra le varie tipologie di cooperative stabilite in diversi Paesi e operanti in diversi settori.