Report statistico sull’economia sociale in Europa
Il 7 febbraio a Bruxelles, il Comitato Economico e Sociale Europeo ha ospitato la presentazione del rapporto statistico sull’economia sociale nell’Unione europea realizzato da EURICSE e CIRIEC con il supporto della Commissione europea nell’ambito del Piano d’azione per l’economia sociale.
Lo studio, intitolato “Benchmarking the socio-economic performance of the EU Social Economy“, è stato condotto da EURICSE e CIRIEC in seguito di un bando pubblico lanciato dall’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo per l’innovazione e le PMI (EISMEA).
L’evento è iniziato con i saluti di Giuseppe Guerini, Presidente di CECOP-CICOPA Europe, e Justyna Kalina Ochędzan, Presidente della Comunità di Lavoro delle Organizzazioni Sociali WRZOS. La Commissione Europea era rappresentata da Bonifacio Porras García, capo dell’Unità per l’Economia di Prossimità, Sociale e Industrie Creative (DG GROW).
I principali risultati del rapporto sono stati presentati dalle ricercatrici di Euricse Chiara Carini e Giulia Gallera con Rafael Chaves Ávila di CIRIEC-Spagna. Il rapporto stima che 11,5 milioni di persone siano impiegate nell’economia sociale dell’UE, distribuite in 4,3 milioni di imprese ed enti, di cui il 97,7% appartiene alle quattro tradizionali famiglie dell’economia sociale: cooperative, mutue, associazioni e fondazioni. Solo 246.000 di queste realtà sono classificate come imprese sociali.
Il rapporto mette in evidenza la necessità di migliorare la definizione e la delimitazione dell’economia sociale e delle imprese sociali, affrontando l’ambiguità su quali enti possano essere inclusi nel settore. Inoltre, si sottolineano le significative disparità tra i paesi nello sviluppo delle statistiche sull’economia sociale, che ne limitano la comparabilità a livello europeo.
Tra le proposte chiave del rapporto vi è la creazione di un gruppo di lavoro internazionale misto, composto da istituti di statistica nazionali, esperti accademici e organizzazioni ombrello del settore, per sviluppare un quadro statistico armonizzato. Altre raccomandazioni includono l’aggiornamento del Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (ESA 2010) per includere enti dell’economia sociale non ancora riconosciuti e la realizzazione di un Eurobarometro speciale sull’economia sociale, volto a raccogliere informazioni sulla partecipazione dei cittadini e la percezione del contributo di questo settore alla società.
Dopo la presentazione, si è svolto un dibattito con la partecipazione di membri del Parlamento Europeo e rappresentanti di importanti organizzazioni del settore, che hanno sottolineato l’importanza di continuare a sviluppare le statistiche sull’economia sociale per favorirne la crescita e il riconoscimento a beneficio dell’intera società.
