Storie di stage, il racconto di Valeria

6 Agosto 2018

L’esperienza con Terre Comuni per conoscere la ricettività

 

Mi chiamo Valeria Bonapace e sono nata e cresciuta a Carisolo, un piccolo paesino della Val Rendena. Nel 2017 mi sono laureata in “Gestione delle Organizzazioni” all’Università di Trento e, a settembre, ho terminato il mio anno di Servizio Civile nel Comune di Trento. Sono sempre stata attiva nel mondo dell’associazionismo locale, ma è stato soprattutto durante gli anni universitari che maturato consapevolezza circa il ruolo degli enti non profit. Da qui, la scelta di volermi  sperimentare presso una realtà del Terzo Settore.

Ho deciso di iscrivermi al Master GIS per acquisire le competenze specifiche del settore e per qualificarmi professionalmente. Il valore aggiunto del master è stato quello di avermi dato un’occasione non solo per apprendere conoscenze specialistiche, ma anche per sviluppare relazioni e contatti, spirito propositivo e capacità di lavorare in gruppo. La classe del master, molto eterogenea per provenienza geografica, percorsi di studio ed esperienze di vita, nel corso dell’anno è stata un ambiente molto ricco e stimolante.

Adesso sono arrivata alla fase pratica, il tirocinio, che sto svolgendo presso la Cooperativa Sociale Terre Comuni. Attiva all’interno del network culturale “OrizzonteGiovani – fra arte e pensiero”, Terre Comuni si occupa della gestione di alcune strutture ricettive nelle Valli Giudicarie, proponendo forme di turismo sociale, diverse rispetto alle formule dominanti in queste zone. In particolare, lavoro per la “Casa Terre Comuni” (Porte di Rendena), dove svolgo diverse attività: legate alla ricettività e alla gestione degli ospiti e legate alla formulazione delle offerte turistiche. Inoltre, collaboro con un’altra realtà del network, l’Associazione di Promozione Sociale Piazza Viva, per ciò che riguarda la progettazione e la gestione dei progetti di animazione culturale del territorio. Un’esperienza necessaria per imparare a tradurre in “sostanza” e ad adattare alle esigenze la “teoria” appresa in aula.

 

 

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