Tre progetti degli studenti per le imprese sociali trentine

26 Marzo 2021

La ristrutturazione di uno sportello famiglie, il redesign di un negozio di comunità e lo sviluppo di un nuovo brand sociale: sono questi i progetti nei quali si sono impegnati i sedici giovani partecipanti al termine del percorso formativo “Disegnare il futuro delle imprese sociali trentine” e che sono stati presentati giovedì 25 marzo alle cooperative Il Gabbiano, Gruppo Spes e Cooperativa Oltre.

L’iniziativa formativa, finanziata da Fondazione Caritro in collaborazione con Consolida e l’Università di Trento, sarebbe dovuta partire la scorsa primavera, ma a causa della pandemia l’inizio è slittato a novembre e si è passati alla modalità da remoto. L’obiettivo del percorso è però rimasto lo stesso: offrire ai giovani neolaureati concrete opportunità di formazione per specializzarsi nel settore delle imprese sociali e delle organizzazioni non profit, favorendo la messa in pratica delle conoscenze, avvicinandoli ai bisogni e alle opportunità di sviluppo espresse dalle cooperative sociali trentine.

Studenti e practitioner hanno partecipato con interesse agli incontri, guidati da diversi esperti di Euricse: il presidente Carlo Borzaga, il segretario generale Gianluca Salvatori, i ricercatori Jacopo Sforzi, Cristina Burini, Sara Depedri e Stefania Turri hanno dipinto l’evoluzione dello scenario delle imprese sociali, gli strumenti e le risorse per il loro sviluppo, i processi di monitoraggio e valutazione e di pianificazione strategica.

In programma sono stati inseriti anche tre laboratori (condotti dagli esperti Maurizio Busacca, Mirella Maturo e Vittorino Filippas) che hanno supportato i partecipanti nella realizzazione dei tre project work finali. Le cooperative coinvolte hanno apprezzato i progetti, concordando che essi rappresentano un’ottima base di partenza per le applicazioni concrete.

“Siamo contenti del buon esito del percorso – spiega Alessandro Caviola, referente di Euricse per il percorso formativo – che nonostante la modalità a distanza è riuscito a mettere in contatto e far dialogare giovani studenti e practitioner che operano all’interno delle cooperative sociali trentine.  Il nostro auspicio è che le idee emerse non rimangano solo sulla carta ma che si trasformino in occasioni concrete di ulteriore collaborazione tra gli studenti e le cooperative”. 

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