Focus sulle imprese sociali di inserimento lavorativo
La rivista “Impresa Sociale” ha pubblicato un nuovo numero con un focus sul lavoro delle imprese sociali di inserimento lavorativo (le cosiddette WISEs, Work Integration Social Enterprises, secondo l’acronimo utilizzato a livello europeo). Si sottolinea la necessità di politiche adeguate per favorire l’inserimento lavorativo e si approfondisce il fenomeno delle comunità energetiche.
– L’articolo di Giulia Galera e Giulia Tallarini (Euricse) Integrazione lavorativa da una prospettiva europea delinea e confronta i diversi quadri politici dei Paesi europei volti a impiegare persone con caratteristiche che ne determinano l’esclusione dall’ingresso o dalla permanenza nel mercato del lavoro. Questo saggio prende le mosse dal progetto B-WISE co-finanziato dal programma Erasmus+, che coinvolge 30 partner provenienti da 13 Paesi europei e mira a sviluppare una strategia europea per rispondere ai bisogni di competenze, in particolare digitali, nel settore delle imprese sociali di inserimento lavorativo (Work Integration Social Enterprises, WISEs)
– L’articolo di Gianfranco Marocchi (Consorzio Nazionale Idee in Rete) “Molte delle cose che credevamo sull’integrazione lavorativa sono false” propone, nella prima parte, una classificazione dei WISE in tre categorie (produttivi, sociali, formativi) e sviluppa poi una riflessione che, partendo da evidenze a livello europeo, analizza la situazione italiana.
– Seguono i risultati di un’indagine sui WISE e sugli altri attori dell’economia sociale in Romania, in un articolo di Ancuta Vamesu (RISE Romania); anche in questo caso le politiche sono al centro dell’attenzione, anche se in Romania sono ancora in fase embrionale.
– Infine, il contributo da parte di ENSIE (Patrizia Bussi e Pauline Bonino) colloca l’azione dell’UE sui WISE nel contesto delle politiche per l’economia sociale. (in inglese)