Salute di prossimità: un approccio collaborativo per la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari a Terni e Narni

14 Giugno 2023

Nuovi orizzonti si aprono per i servizi socio-sanitari domiciliari nei territori di Terni e Narni, grazie al progetto di ricerca condotto da Euricse. Finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni attraverso il bando 1/2021 “Ricerca Scientifica. Sviluppo sostenibile del Territorio”, questo studio si concentra su un diverso modello di sanità territoriale che pone l’accento sull’integrazione tra ambiti sociale e sanitario, nonché sulla partecipazione attiva delle comunità locali nella definizione delle politiche e dei servizi.

L’incontro di restituzione dei risultati, mercoledì 14 giugno 2023 nella suggestiva cornice di Palazzo Montani Leoni a Terni, ha coinvolto i partner e gli stakeholder principali del progetto, tra cui la Fondazione Carit, i Comuni di Terni e Narni, l’USL Umbria 2, Legacoop Sociali Umbria, le cooperative sociali ACTL e CIPSS, il Centro di Salute Internazionale e Interculturale APS, Aris Formazione e Ricerca e FISH Umbria.

 

La sala Candelori di Palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione Carit a Terni. 

 

Il percorso di ricerca condotto da Euricse si è sviluppato in tre fasi.

La prima ha analizzato il quadro normativo nazionale e quello delle politiche di Primary Health Care, sviluppando i concetti di integrazione socio-sanitaria, di prossimità e di domiciliarità. Un’attenzione particolare è stata rivolta al ruolo del Terzo Settore nelle politiche socio-sanitarie e alle relazioni collaborative tra Terzo Settore e pubblica amministrazione nella pianificazione e progettazione dei servizi sociali e sanitari. Quanto emerso da questa prima fase di ricerca è stato riassunto in un Working Paper ed inserito nella collana di Euricse, che si può scaricare qui.

In seguito, lo studio si è concentrato sulla lettura del contesto locale, indagando le condizioni per favorire una transizione verso un sistema più integrato, equo e aperto alla comunità, evidenziando anche i punti di forza e le criticità. Sono state analizzate le normative e le politiche pubbliche a livello regionale e locale che regolano e programmano l’erogazione dei servizi socio-sanitari nei territori di Terni e Narni da un lato e i rapporti tra tra pubblica amministrazione e Terzo Settore dall’altro. Inoltre, sono state identificate le figure chiave del sistema dei servizi socio-sanitari, e si è messo un focus sulla situazione attuale dell’integrazione socio-sanitaria, in particolare per quanto riguarda i servizi domiciliari e di prossimità.

La terza fase del progetto si è concentrata sul design dei servizi e sulle prospettive di sviluppo nel contesto territoriale e di innovazione sociale. Sono stati avviati appositi laboratori progettuali che hanno coinvolto attivamente il Servizio Sanitario Regionale, le cooperative sociali e i servizi sociali dei comuni interessati, che hanno creato uno spazio di confronto e dialogo tra i diversi attori favorendo un forte senso di valore condiviso e promuovendo processi di collaborazione. Come risultato di queste attività di co-progettazione, è stato prototipizzato un nuovo modello di servizio denominato “Servizio di Abilitazione Comunitaria”.

La ricerca condotta da Euricse ha identificato tre principali ambiti di criticità nell’organizzazione dei servizi socio-sanitari a Terni e Narni. In primo luogo, si è evidenziata la mancanza di meccanismi strutturati per individuare tempestivamente i bisogni e le risorse, limitando così la capacità di programmazione per rispondere ai bisogni in continua evoluzione.

In secondo luogo, la natura prestazionale del sistema di assistenza domiciliare e la separazione tra l’ambito sociale e sanitario ostacolano la personalizzazione degli interventi e la prontezza delle risposte. C’è ancora molto da fare per sviluppare una prossimità intesa come conoscenza approfondita della persona e del suo contesto di vita.

Infine, i processi di progettazione e affidamento dei servizi risultano poco partecipativi e basati principalmente su gare d’appalto, compromettendo la collaborazione tra l’amministrazione pubblica e il Terzo Settore, nonché la flessibilità e l’integrazione delle risposte.

Tuttavia, queste sfide offrono anche opportunità interessanti sul fronte dell’innovazione sociale. Si suggerisce di apportare modifiche ai processi organizzativi, coinvolgere gli operatori e adottare un approccio collaborativo, utilizzando strumenti alternativi alle tradizionali gare d’appalto, al fine di favorire una maggiore partecipazione di tutti gli attori coinvolti, in particolare delle cooperative sociali.

I laboratori progettuali che hanno condotto alla prototipizzazione del nuovo modello di servizio innovativo si sono rivelati efficaci esercizi di coprogrammazione e coprogettazione, promuovendo l’amministrazione condivisa e aprendo spazi per il coordinamento tra gli attori pubblici e quelli del privato sociale impegnati nei servizi sanitari e sociali. Si auspica che gli spazi di dialogo e confronto avviati con il progetto possano essere consolidati e diventare prassi comune nella progettazione e organizzazione dei servizi.

 

Il rapporto completo è disponibile sul sito web di Euricse alla voce Pubblicazioni.

 

Un momento di presentazione dei risultati della ricerca

 

 

Nella foto pricipale un momeno introduttivo con la moderazione di Riccardo Bodini, direttore di Euricse.

Ospiti al tavolo: Albano Grilli (presidente CIPSS), Luigi Carlini (Fondazione CARIT), Viviana Altamura (Assessora al Welfare e politiche sociali del Comune di Terni), Sandro Corsi (presidente ACTL).

 

 

 

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